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Nel 2023 i prezzi delle case a Milano aumenteranno ancora (sai che novità)

I prezzi delle case aumenteranno ancora, anche se naturalmente in modo diverso da quartiere a quartiere. La M4 favorirà rialzi soprattutto nelle zone Forlanini e Susa. Le incertezze economiche, però, porteranno a un calo delle compravendite.

E niente, pare che ogni giorno ci sia una ricerca o un’indagine pensata per farci sapere – se mai ce ne fosse bisogno –  che le case nella City costano un botto. E se qualcuno (per oscure ragioni) si stava illudendo che nel 2023 la situa sarebbe migliorata, bè… doccia fredda. I prezzi delle case a Milano nel 2023 aumenteranno ancora, anche se naturalmente in modo diverso da quartiere a quartiere. Il dato emerge dall’analisi di Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato del portale Immobiliare.it, il quale ha analizzato le 12 principali città della penisola per prevedere l’andamento del prezzo al metro quadro nel nuovo anno. Risultato: se state cercando casa a Milano, auguroni.

L’indagine ha rivelato, senza particolari sorprese, che Milano è la città più cara d’Italia. E continuerà ad esserlo anche il prossimo anno, visto che le previsioni parlano di un prezzo al metro quadro che sfonderà il tetto dei 5.300 euro. Cioè + 150 euro al metro quadro rispetto ad oggi. WTF. “Milano si conferma come la città che non si ferma mai, nemmeno nei prezzi – ha confermato Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it – La recente apertura della prima parte della tratta della nuova M4 favorirà ulteriori rialzi nei prezzi delle zone interessate, come Forlanini (+3,6%) e Susa (+2,7%), ma anche per i dintorni del capolinea opposto – la zona della Barona, adiacente a San Cristoforo – è previsto un aumento del costo delle case di ben il 5% nel corso del prossimo anno”. Ottimo.

I prezzi cresceranno un po’ ovunque; faranno eccezione giusto Ponte Lambro-Santa Giulia e Palestro, che dovrebbero rimanere stabili. La crescita più significativa si avrà nei quartieri Istria (+9,9%), Affori-Bovisa (+8,9%) e Cimiano-Crescenzago (+8,4%), che poi sono tutte a Nord della City. Lo scenario, comunque, vedrà un calo generalizzato delle compravendite, sia perché sarebbe molto difficile superare il record del 2022 (parliamo di circa 770mila transazioni a livello nazionale), sia perché la situa economica e il rialzo del costo dei mutui renderanno le family molto più schisce. “Se il 2022 è stato un anno eccezionale, il prossimo anno si prefigura come più complesso. Infatti, sulla quota parte di potenziali acquirenti già di per sé inferiore rispetto al 2022, peseranno anche le forti incertezze economiche del periodo, che contribuiranno a raffreddare l’onda emotiva che ha investito il concetto di acquisto della casa negli ultimi anni”, ha confermato Giordano.

C’è da dire comunque che i prezzi non cresceranno solo a Milano eh: se il capoluogo lombardo segnerà un +2,9%, che dire del +4,5% previsto a Genova? Si tratta della percentuale di crescita più alta tra quelle dei centri urbani analizzati, che per gli acquirenti significherà mas o menos 70 euro in più al metro quadro. Si salirà anche a Bologna e Verona, con rialzi rispettivamente del +3,9% e del +3,2%. “Le grandi città italiane, termometro della salute del mercato immobiliare del nostro Paese, vivranno una crescita dei costi medi abbastanza omogenea, da cui rimane tuttavia escluso il Sud che invece fatica a ritrovare la spinta per uscire da una situazione di stagnazione anche nei suoi grandi centri”, ha commentato il Giordano.

Oh, un bel ruderino in periferia da ristrutturare come lo vedete?

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