Figa peccato: il bar-trattoria più old della City chiude baracca e burattini. E quando diciamo old, diciamo very very old. La Madonnina, in zona Ticinese, via Gentilino 6, vanta infatti ben tre secoli di vita. Pensate, quando nacque, nel lontano 1722, era una piccola locanda con cucina con lo stesso nome evocativo. Immaginatevi chiaramente una Milano diversa, tutta campagna, ma comunque zona strategica per raggiungere il cimitero del Gentilino, dove sostavano anche carrozze e cavalli. Tempi che furono. Chi di voi c'è passato lo sa: un luogo vero, genuino, di tradizione. Qui fino a pochi giorni fa ordinavi la cotoletta, servita rigorosamente su tovaglie a quadri bianchi e rossi. Insomma, spendevi poco e mangiavi come un re. Stando alle news diffuse fino a poche ore fa, sembrava che il destino della Madonnina fosse segnato: saracinesca abbassata. E invece...
"Purtroppo è giunto il momento di lasciare", aveva detto il titolare Fabio Locatelli a Repubblica. "Qui la gente ha sempre trovato sicurezze e una cucina intatta nel tempo. Ho visto bambini piccoli tornare qui vent'anni dopo e portare gli amici. E dispiacersi davvero tanto per questo addio. Insomma, la clientela è stata sempre molto fidelizzata". Dispiace, perché la Madonnina oltre che storica, oltre che garanzia di ottima cucina di tradizione, era pure un bel posticino dal sapore deliziosamente vintage, anche grazie ai tanti oggetti e memorabilia disposti su vecchi mobili e credenze, ma anche grazie a quel bancone del bar che sembrava uscito direttamente dagli anni ‘60. E che dire del pergolato nel cortile del palazzo di ringhiera, top per pranzetti rilassati all'aperto.
Ma come rinunciare al risottino con l'ossobuco e quel quartino di vino rosso in grado di rimetterti in pace col mondo? Forse forse, come cantano i Coma_Cose, l'addio non è una possibilità. "Abbiamo voluto conquistare i giovani e trasmettere alle nuove generazioni un po' di storia della vecchia Milano e della sua cucina", ha spiegato ancora il titolare, che insieme al socio Paolo Kempis rilevò la Madonnina nel 1993. E adesso "altre persone rialzeranno la saracinesca: non so con quali progetti, ma spero che la tradizione possa continuare a vivere. Chissà". Insomma, alla fine è venuto fuori che semplicemente è cambiata la gestione. Tuttapposto. Dopo tre secoli di vita la trattoria non si trasformerà in un negozio di telefonia, si darà semplicemente una rinfrescata. "Il ristorante non chiude - ha precisato al Corriere Locatelli -, cambia solo gestione. Dopo trent’anni di lavoro vado in pensione. L’attività continua con una nuova gestione giovane ma già esperta e capace che porterà avanti la storia e la tradizione di questo locale che esiste da 300 anni".
Niente paura quindi. "Sono convinto che Angela e Mauro faranno un ottimo lavoro" ha assicurato Fabio. Quindi la trattoria chiuderà solo per 10 giorni per qualche piccolo lavoro di ristrutturazione per poi riaprire alla grandissima i primi di maggio. "Ma l’ambiente e il menu rimarranno sostanzialmente gli stessi: anche lo staff della cucina capitanata da chef Mauro". Insomma, happy ending.
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