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Non c'è pace per Chiara Ferragni. Questo, per l'influencer italiana più famosa al mondo, non è decisamente un gran periodo: prima il Pandoro Gate, poi la rottura con Fedez, adesso le difficoltà finanziarie della sua società, Fenice srl, che poi è quella che gestisce il marchio di Chiara Ferragni.

La notizia l'ha data, per primo, il Messaggero: dalla stesura della bozza di bilancio 2023, è emerso che la perdita di esercizio potrebbe attestarsi attorno a 4 milioni di euro, cosa che metterebbe in discussione addirittura la continuità aziendale. Insomma, urge trovare liquidità e pure di nuovi soci disposti a investire nel marchio dell’occhio con le ciglia, anche perché bisogna pensare pure ai 30 dipendenti della società. Che poi, in realtà, prima del caso Balocco, Fenice srl godeva di buona salute. A giugno 2023 il valore della società era stimato a 75 milioni di euro; poi però è successa la roba del Pandoro, e allora ciao ciao reputazione, sponsor e pure ricavi.

Tipo, Safilo e Coca Cola sono stati tra i primi brand a mollare l'influencer dopo lo scandalo, e non sono stati gli unici. Basta dare un'occhiata al profilo di Ferragni per accorgersi che - al momento - pubblicità per grandi nomi non ne fa. Come ha riportato il Messaggero, il nuovo capitale servirebbe per colmare il buco di cassa, con il giro d’affari di Fenice sceso a 7-8 milioni di euro. Cioè la metà di quello dell’anno precedente. 

Pare inoltre che sia finito il sodalizio con il più stretto collaboratore di Chiara Ferragni, quel Fabio Maria Damato che aveva tirato dentro anche Fedez nella sua intervista a Belve. L'addio del Damato potrebbe comportare il pagamento di una liquidazione sostanziosa, a 6 cifre.

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Fenice, la replica

Non si è fatta attendere la replica di Fenice srl, che ha precisato: "alcune informazioni errate e fuorvianti pubblicate da varie testate giornalistiche in data 26 aprile 2024, specificando che tali ricostruzioni sono destituite di ogni fondamento". La società ha precisato "di non aver riscontrato fino a metà dicembre 2023 alcuna contrazione del proprio fatturato, con la conseguenza che i dati di bilancio 2023 risentono solo in parte dell’eventuale diminuzione delle vendite". Per quanto riguarda il fatturato 2024, Fenice specifica "di operare in più Paesi le cui performance sono state solo parzialmente impattate dagli eventi di dicembre 2023. Oggi, all’inizio del secondo quadrimestre 2024, la Società sta lavorando per ottenere i migliori risultati possibili entro la fine dell’anno corrente, nel medesimo spirito di sempre. Nonostante quanto accaduto, il modello di business ha dimostrato resilienza e solidità, ed il management di Fenice sta operando per una sua ulteriore espansione, tanto che alcuni nuovi importanti contratti, e nuove politiche di rafforzamento in Italia ma soprattutto all’estero sono al momento in analisi da parte del Board di Fenice".

Infine: "Qualsiasi riunione intercorsa finora è frutto di normale operatività, nessuna decisione o delibera di alcun tipo è stata assunta o nemmeno ipotizzata; si smentiscono inoltre le cifre di un possibile aumento di capitale e si precisa che nessuna decisione è stata presa in merito ai vari scenari prospettati dai consulenti. (...) In ultimo, nonostante le diverse richieste da parte di investitori e nuovi partner interessati a proporre investimenti e partnership con Fenice, si chiarisce che la Società non ha allo stato attuale avviato nessuna interlocuzione con alcun potenziale nuovo investitore".

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