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Oh, non che la notizia ci abbia colti di sorpresa eh. Niente di imprevedibile, inaspettato o clamoroso: alla fine quello che si presumeva sarebbe successo in casa Ferragni è successo. No non parliamo della modalità gossip crazy in cui sono entrati Chiara e Fedez (ma WTF raga?). Parliamo dell'addio di Fabio Maria Damato dall'impero aziendale (un po' claudicante) dell'imprenditrice digitale. Selvaggia Lucarelli nel suo recente libro "Il vaso di Pandora" l'aveva anche già anticipato, come mossa inevitabile per salvare il salvabile. Del resto, ricordiamolo, Damato, con Ferragni, è stato indagato dalla Procura di Milano per l’ipotesi di truffa legata alla vicenda del "Pandorogate".

"A partire dal 16 giugno 2024 – si legge in una nota aziendale - Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di direttore generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali". Solita supercazzola, insomma. Il change, hanno precisato, "fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale". Sicurisicuri? Damato su questo punto non è molto d'accordo.

"Oggi è opportuno anche rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria, e non, come diffuso dall’azienda, che il 'cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale'", ha scritto via Instagram Stories. Quindi insomma, non sembra che la rottura sia stata super friendly. A dire dello stesso Damato, inoltre, non si è trattato di un "caldo invito a levarsi dal caz*o" (questa è nostra licenza poetica), ma una scelta assolutamente personale.

"Voglio ringraziare tutti i professionisti che con la loro esperienza e umanità hanno voluto affiancarmi in questa avventura - ha scritto l'ormai ex braccio destro di Ferragni sul social - oltre, ovviamente, a Chiara Ferragni che più di sette anni fa mi ha chiamato a supportarla nell’evoluzione del suo progetto di business credendo nella mia visione". Piaceva decisamente meno a Fedez, come ha rimarcato il rapper nell'intervista a Belve di qualche settimana fa.

"Lo scorso febbraio - ha continuato il Damato su Instagram, togliendosi discretamente qualche sassolino dalle scarpe - dopo attente e inevitabili riflessioni, ho deciso di dare le dimissioni (quindi no, non sono stato licenziato) dalle aziende con cui ho condiviso un percorso professionale incredibile, e per le quali negli anni ho dato tutto me stesso in termini di assoluta dedizione, idee, cuore e testa, sempre onorando i valori di onestà e correttezza che mi contraddistinguono. A dimostrazione di questo ho accolto fino alla fine le necessità delle società che mi hanno chiesto di restare fino a giugno, nonostante le operazioni di comunicazione poste in essere dal 17 dicembre 2023 in avanti non hanno visto il mio coinvolgimento". Ergo, la stories di Chiara post Pandorogate con la tuta grigia non è una sua idea.

E quindi, adesso, chi si occuperà del lavoro di Damato?

Ecco chi sarà il nuovo manager di Chiara Ferragni

A sostituire Fabio Maria Damato sarà Lorenzo Castelli, 33 anni, che ne 2021 Forbes Italia aveva inserito tra gli Under 30 più promettenti della categoria Venture Capital. Non uno sconosciuto per l'influencer eh: tra i progetti curati da Alchimia Investments, società fondata proprio da Castelli, troviamo infatti anche il progetto Chiara Ferragni Collection. Il Castelli si è laureato in Economia del lavoro all’Università Roma Tre e ha poi conseguito un master in Project Management alla Luiss Business School. Ha iniziato la sua carriera a New York, lavorando come assistente personale di John Vizzone, vicepresidente di Ralph Lauren. Poi è volato a Miami, dove ha provato ad aprire una catena di negozi di alimentari italiani, cosa che però non gli è andata benissimo.

In Italia Castelli ha co-fondato Alchimia Investments, una società di investimenti attiva nel venture capital, il capitale di rischio, e qui ha fatto il botto. Ma Castelli non è l'unica new entry del gruppo Ferragni: già qualche giorno fa si era diffusa la notizia dell'ingresso di Marina Di Guardo, madre di Chiara Ferragni, e della consulente milanese Alessandro Marina. Riuscirà questa ventata di novità a risollevare la situa? We'll see.

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