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Editorial
moschino

Tutto può essere moda. Dovrebbe? Forse no. Anche se Moschino ha fatto un segno distintivo della sua moda il pensare fuori dagli schemi con forme e materiali originali. La casa fondata da Franco nel 1983 ha sempre giocato con colori e fantasie prendendo ispirazione da ogni cosa, anche la più eccentrica, per renderla un vero pezzo d'arte. Abito lampadario? Fatto. Vestito mazzo di fiori? L’abbiamo. Torta dress? Ma certo! Per non parlare degli accessori che sono da sempre uno dei pezzi forte del brand. Dalla biker bag che ricorda un giubbotto di pelle o quelle recenti a forma di trancio di pizza o pallone da calcio, Moschino non si è fatto mancare nulla. Ma forse qualcosa potevamo evitarcela a pensarci bene. Di cosa parliamo? Dell’ultima arrivata: la borsa Corgi. Esatto una borsa fatta a forma di cane della fu Regina Elisabetta.

E per quanto le premesse e il potenziale fossero altissimi, le nostre (mie) speranze si sono infrante miseramente. E mi dispiace davvero, perché anche il lancio fatto sui social pochi giorni fa è a dir poco perfetto con un finto cucciolo di corgi - interpretato dalla borsa - che fa danni per casa.

Quindi cosa è andato storto? Sulla carta creare una borsa ispirata a una razza così amata e simpatica poteva solo essere vincente. E invece. Presente quel meme con il disegno del cavallo che parte bene e diventa uno scarabocchio? Qui pare che sia successa la stessa cosa. Solo che in questo caso la parte delle chiappotte cicciose è precisa, mentre il muso... beh. Fa più pupazzo indemoniato. Poi intendiamoci non è un Labubu, ma da Corgi a Cujo è stato un attimo. E fino alle orecchie ci si poteva ancora salvare. Il viso troppo appuntito e gli occhi ravvicinati e iniettati di sangue però vanno oltre il buon senso (e anche il buon gusto?). Pure la sottoscritta che va matta per i Corgi non può negare che ci sia un problema.

Ma come lo presenta il sito di Moschino? Parte della pre-collezione autunno/inverno 2025, la nostra borsa pelosa ha visto il suo debutto social pochi giorni fa con il messaggio “La borsa Royal Corgi entra in Collezione 03, scodinzolando”. E da cosa è fatto il nostro “Corgi dei Baskerville”? Doppi manici in pelle di vitello, elementi protettivi in camoscio sulla base, mentre il resto della tomaia è 80% poliestere. Abbiamo poi tracolla regolabile e rimovibile con fibbia in metallo, interno foderato 100% cotone con tasca zip e tasca patch.

Forse un po’ naive da parte mia pretendere che per un cane di peluche travestito da borsa ci fosse un’attenzione diversa per i dettagli. Ma è Moschino! E vive di illusioni. Ancora ricordo la borsa sedano che si confonde con un vero sedano preso al supermercato. Se poi il prezzo è di 1.395 euro decisamente si poteva fare di meglio. Sui social per ora le reazioni non sono state molte e per lo più contrastanti, chi la ama con tanto di emoji con occhi a cuoricino e chi proprio non la può vedere. Personalmente faccio parte della seconda categoria, ma si sa che ognuno ha i suoi gusti.

 

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