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Ma si può? 220 furboni hanno cercato di farsi vaccinare a Milano senza averne diritto

Diverse persone hanno cercato di ottenere il vaccino senza averne ancora il diritto, prenotando la somministrazione del siero negli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano

In questi giorni abbiamo visto Sergio Mattarella andare a fare il vaccino come un uomo qualsiasi. The President ha aspettato il suo momento per ben due mesi e alla fine si è messo in fila all’ospedale Spallanzani di Roma, come tutti. Che king. Una bella lezione di vita ai tanti furboni che pensano di fregare tutti cercando di farsi vaccinare per primi, senza però averne diritto. 

Non solo le due tipe che si erano finte vecchiarelle per farsi iniettare la dose negli USA. Proprio qui, a Milano, 220 pirla hanno prenotato la somministrazione del siero anti Coronavirus negli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano pur non avendone diritto. Cercando, così, di passare davanti ad autorità e persone fragili che hanno la precedenza. Complimentoni. A denunciare il fattaccio è stata la stessa direzione aziendale dell’Asst dopo che Radio Popolare aveva svelato come diverse persone avessero sfruttato il link interno riservato al personale medico, inserito negli elenchi degli aventi diritto forniti da Ats Città Metropolitana di Milano.

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“Grazie ai controlli interni – si legge nella nota dell’Asst Santi Paolo e Carlo – sono stati individuati, identificati ed eliminati dagli appuntamenti fissati 220 persone non aventi diritto (pari allo 0,4%, degli oltre 18mila vaccinati) che, consapevoli di non essere autorizzati, hanno tentato senza successo di ovviare le regole. Resta l’amarezza che, nonostante gli sforzi per garantire un adeguato accesso alle vaccinazioni, la sensibilizzazione personale e collettiva al rispetto delle regole finalizzate alla tutela delle categorie professionali più esposte e dei più fragili non bastano, poiché – conclude la direzione aziendale – si scontrano con lo scarso senso civico di pochi soggetti a discapito dei cittadini che ne hanno maggiormente diritto”.

Scarso senso civico. Ma pure scarso cervello.

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