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Ma ve li ricordate i primi tempi della pandemia, nel 2020? L'ansia di andare al supermercato e comprare qualsiasi cosa, il lievito introvabile, i carrelli pieni zeppi, le penne lisce come unica presenza fissa negli scaffali? Ecco, come direbbe Pappalardo: "Ricominciaaaamo!". Nuove ansie stanno facendo tornando l'urgenza di fare scorta, e in alcuni supermercati gli scaffali hanno iniziato nuovamente a svuotarsi. Ma è davvero il caso?

È scattata la cosiddetta psicosi di guerra, per il timore che alcuni beni possano scarseggiare a breve o subire forti rincari. Da un lato c'è quindi un comprensibile timore per gli effetti della guerra in Ucraina, dall’altro si è temuto lo sciopero degli autotrasportatori annunciato per oggi (mobilitazione, in realtà, bocciata dalla commissione di garanzia). Così, da nord a sud in tanti hanno pensato bene di svaligiare i market. A mancare sono soprattutto pasta e olio, ma sono andati a ruba anche zucchero e farine. Non so se le avete viste, ma sul web sono rimbalzate le immagini degli scaffati vuoti dell'Esselunga in via dei Missaglia, tanto per dirne uno vicino a noi. In Sardegna invece tutti a comprare l’olio di semi, tanto che alcuni supermercati hanno dovuto imporre un limite per l’acquisto, max due bottiglie a testa. Il perché è presto detto: l’Ucraina è uno dei maggiori fornitori dell’olio di semi di girasole. Bad situation anche ai mercati, dove pare si fatichi a trovare il pesce, e quello che c'è costa un botto.

In molte zone d'Italia, infatti, i prodotti ci sono, ma costano in media il 30% in più. Succede per alimenti basic come verdura, frutta, formaggi, carne, affettati, perfino il pane. Anzi, a proposito di pane: il prezzo è aumentato di 13 volte, come lamentato dalla Coldiretti nel commentare l'analisi di Assoutenti, che ha rilevato un prezzo medio del pane in Italia di 5,31 euro al kg con punte di 9,8 euro al chilo. Non benissimo. Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga ha spiegato che la situazione che si sta determinando a seguito dell'aumento delle tariffe dell'energia elettrica e del rincaro dei carburanti sta diventando preoccupante anche in relazione alle proteste degli autotrasportatori. C'è il rischio di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno. "Per questo motivo - ha detto Fedriga - chiediamo che il Governo attivi al più presto su questi temi un tavolo di confronto con le Regioni coinvolte''. 

Keep calm però. La situa non è bella, ma non è il caso di farsi venire la psicosi. "Non ci sono motivi per fare l’assalto agli scaffali dei supermercati. Abbiamo una forza produttiva che ci consente di dire che problemi ai supermercati non ci saranno, e dobbiamo anche dare un messaggio di speranza e tranquillità ai cittadini", ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, a Il caffè della domenica su Radio 24. "Effettivamente ci sono delle materie prime che noi approvvigioniamo da alcuni Paesi in conflitto o molto vicini al conflitto e che hanno fatto delle scelte commerciali piuttosto discutibili come l’Ungheria", ha però aggiunto.

Oh raga, qualcuno vende fusilli sottobanco?

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